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Dal 15 al 17 giugno a Santa Giustina, tre giorni di esperienza residenziale contro la violenza sulle donne

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Ostello Altanon – Santa Giustina (BL)

Tre giorni di esperienza residenziale con giovani provenienti da tutto il Veneto per parlare della violenza maschile contro le donne. Grazie a un finanziamento della Regione del Veneto, l’associazione Belluno-Donna assieme alla cooperativa Iside di Castelfranco e al Centro Veneto Progetti Donna di Padova hanno organizzato un’esperienza residenziale di tre giorni (da venerdì 15 a domenica 17 giugno) che sarà ospitata dall’ostello Altanon di Santa Giustina (Belluno), per parlare con giovani provenienti dai vari territori di come si può declinare la violenza di genere e come prevenirla. Il residenziale fa parte delle attività del progetto “L’otto per tutte” di cui è capofila il Comune di Padova.
Il filo conduttore sarà lo scambio di saperi, buone pratiche e tecniche tra i diversi gruppi partecipanti, per poter integrare le rispettive conoscenze e raffinare l’azione comune per arginare la violenza e creare una comunità più inclusiva, accogliente e tollerante. La prima sera per tutti gli ospiti verrà messo in scena “Il Gatto Nero”, spettacolo di teatro d’ombra e di musica con Nicola Pauletti e Nelso Salton basato sull’omonimo scritto di E. A. Poe.
Sabato 16 sarà ospite del residenziale Livia Rocchi, invitata per parlare del suo libro “Luna Park”. In un diario segreto, la voce di un bambino racconta ogni sera la comparsa di un luna park, le cui giostre sono la metafora della violenza domestica. Nel pomeriggio arriveranno Sara Pretalli (coop Iside) per parlare de “Gli orfani speciali: chi sono, come stanno e di cosa hanno bisogno” e Simone Da Pra, già Oxi, giovane autore cortinese della canzone “Potrei essere proprio lei”, in cui racconta il femminicidio della madre. Domenica chiuderà la riflessione Antonella Cunico con un laboratorio sul linguaggio di genere, che porterà alla chiusura dei lavori. Belluno-Donna sarà presente al residenziale con un gruppo di ragazze del percorso “Respect Equality”, nato grazie a un bando del Csv Belluno. Sarà presente anche il laboratorio Inquadrati per realizzare un video riassuntivo dell’esperienza ma anche educativo sulla violenza di genere, per diventare uno strumento di divulgazione di buone pratiche.
Grazie al finanziamento regionale sarà sviluppata un’applicazione per rafforzare la rete tra i centri antiviolenza e verranno realizzate delle pezzette per occhiali con i riferimenti per contattare i centri antiviolenza.

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“Sentieri di pietra. Valbelluna tra geologia e leggende”. Riparte il ciclo dei percorsi naturalistici con Manolo Piat. Iscrizioni a partire dal 5 giugno

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Anche quest’anno si svolgeranno i percorsi naturalistici denominati “Sentieri di pietra. Valbelluna tra geologia e leggende”, guidati dal geologo Manolo Piat e organizzati dalla Biblioteca civica di Belluno.
Gli itinerari previsti per il primo ciclo estivo sono due, il 30 giugno e il 14 luglio.

Sass Muss

Per sabato 30 giugno è previsto il percorso “Da Sass Muss alla Levada”. Il Cordevole, principale affluente del Piave, è sicuramente meno blasonato del suo “fratello maggiore”. Eppure lungo il suo corso si sono scritte importanti pagine di storia locale e sono fiorite numerose leggende. Ma anche un passato più lontano, quello geologico, ha lasciato evidenti tracce che permettono a un occhio attento di ricostruire l’evoluzione del nostro territorio, da quando in Valbelluna nuotavano i delfini fino ai giorni nostri, passando per le fasi glaciali e il sollevamento delle Dolomiti. Non a caso, proprio a questi luoghi Tommaso Antonio Catullo dedicò molte delle sue ricerche, contribuendo così all’evoluzione di una scienza, la geologia appunto, che all’epoca era ancora in fasce.

Lago di Santa Croce visto dalle creste del Nevegal

Il secondo percorso si svolgerà sabato 14 luglio, dal titolo “Le creste del Nevegal”. Il Nevegal, la “montagna di Belluno”, offre numerose occasioni di svago per il turista, ma è anche un laboratorio a cielo aperto per gli studiosi di diverse discipline scientifiche, dalla botanica all’entomologia. Senza dimenticare, ovviamente, la geologia. Da questo punto di osservazione privilegiato si possono infatti comprendere quali effetti le poderose spinte tettoniche, i ghiacciai, le frane e molti altri agenti fisici hanno prodotto nel paesaggio che oggi osserviamo, con conseguenze spesso inimmaginabili anche nella storia della città di Belluno. E sotto i piedi di chi percorre questi sentieri si sta lentamente verificando il fenomeno del carsismo, che lascia impronte inconfondibili sul terreno; dai piccoli solchi sulle rocce alle grandi conche delle doline, fino ai profondi crepacci che sembrano l’entrata a un misterioso mondo sotterraneo.
Per ciascuna uscita è previsto un numero massimo di 30 partecipanti 30. La quota di partecipazione è di 5 euro a persona da versare all’accompagnatore il giorno dell’escursione (per i minorenni la partecipazione è gratuita). La prenotazione è obbligatoria, presso la sede della Biblioteca o via email a biblioteca@comune.belluno.it o telefonando al numero 0437 948093, entro il giorno precedente l’escursione. È necessario specificare i nominativi e lasciare un numero di cellulare di riferimento.

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Questionario per la rilevazione del gradimento dei servizi della Biblioteca civica di Belluno. Compilabile on line, fino al 23 giugno

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Palazzo Crepadona, sede della Biblioteca civica di Belluno

La Biblioteca civica di Belluno si mette in ascolto dei suoi fruitori, sottoponendo i propri servizi alla loro valutazione, mediante un questionario proposto per verificare il livello di soddisfazione, conoscere le esigenze e gli interessi di chi frequenta la Biblioteca.
La finalità è quella di porsi in un atteggiamento di miglioramento continuo dei servizi offerti, contemperando le richieste avanzate con le risorse disponibili.
L’attività rientra nell’ambito di un più generale processo di trasformazione e modernizzazione che ha portato da tempo la Pubblica Amministrazione, e anche il Comune di Belluno, a riconoscere l’importanza dell’ascolto del cittadino per valutare la rispondenza dei servizi erogati ai bisogni reali espressi dalla collettività.
Il questionario è anonimo e compilabile on line, accedendo al link https://bit.ly/2sim91E, disponibile tra le News nel sito della Biblioteca civica, all’indirizzo biblioteca.comune.belluno.it.
Per compilarlo c’è tempo fino al 23 giugno.

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“Cortina tra le Righe”, quarta edizione 10-14 luglio 2018. Giornalisti, hacker e informazione digitale. Ritorna il ciclo di incontri di formazione giornalistica a Cortina d’Ampezzo

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Torna dal 10 al 14 luglio “Cortina tra le Righe”, la quarta edizione della settimana dedicata al giornalismo e al dibattito sul mondo dell’informazione organizzata dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto con il Comune di Cortina e la Fondazione Cortina 2021.

Numerosi gli eventi in programma – tutti gratuiti – parte dei quali già accreditati nell’ambito del programma di Formazione Professionale Continua (FPC) e altri in corso di organizzazione, il cui calendario sarà comunicato al più presto. Dal 5 giugno in piattaforma i primi appuntamenti accreditati.

L’edizione 2018 di “Cortina tra le Righe” è dedicata all’informazione digitale, con l’obiettivo di stimolare una riflessione e un dibattito sui principali fenomeni in atto: dalle fake news al linguaggio d’odio sui social; dai problemi connessi alla privacy a quelli della sicurezza in Rete. Nella consapevolezza del sempre più rilevante ruolo del giornalismo nell’opporsi alla dilagante tendenza alla spettacolarizzazione delle notizie e nell’incrementare il livello qualitativo attraverso il ricorso ad inchieste e approfondimenti; un giornalismo preciso, puntuale, autorevole, capace di dare tutte le notizie, anche quelle più “scottanti”, rispettando la dignità delle persone oggetto delle cronache.

Prosegue anche la collaborazione con Google Italia. Venerdì 13 luglio in programma il Google Day.

Per favorire la permanenza dei colleghi che decideranno di fermarsi per più giornate a Cortina per partecipare ai seminari di formazione, saranno proposti da alcune strutture dei pacchetti di ospitalità, oltre a convenzioni siglate con ristoranti e altri esercizi. Prezzi hotel a partire da 70,00 euro a notte. Per info e prenotazioni contattare l’Associazione Albergatori scrivendo all’indirizzo info@hotels-cortina.com oppure telefonando al numero 0436 860750.

Tutti gli eventi formativi della mattina e del pomeriggio si svolgeranno presso la sala convegni dell’Alexander Girardi Hall, in via Marangoni 1.
Gli eventi tardo pomeridiani saranno invece ospitati dalle più rinomate strutture alberghiere di Cortina.

EVENTI GRATUITI GIA’ ACCREDITATI

Le iscrizioni si apriranno sulla piattaforma Sigef a partire dal 5 giugno.

Martedì 10 luglio
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Hacker Etici | Raoul Chiesa: “Privacy, democrazia e controlli massivi digitali”

Mercoledì 11 luglio
10.00 / 12.00
Alexander Girardi Hall
In redazione | Isaia Invernizzi: “Il data journalism in una redazione tradizionale? Si può fare”
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Hacker Etici | Filippo Cavallarin: “Scoprire informazioni e non farsi scoprire”

Giovedì 12 luglio
10.00 / 12.00
Alexander Girardi Hall
Diritto e Rete | Paolo Moro: “Fake news, verità e diritto all’informazione nell’era digitale”
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Denuncia | Giovanni Ziccardi: “L’odio on line. Violenza verbale e ossessioni in Rete”

Venerdì 13 luglio
10.00 / 12.00
Alexander Girardi Hall
Ricerca| Gianluca Pericoli: “Open source intelligence, la raccolta di informazioni mediante fonti di pubblico accesso”
14.30 / 16.30
Alexander Girardi Hall
Diritto e Rete | Giorgio Battaglini: “Diritto all’immagine, privacy e giornalismo. Deontologia”

Un progetto di:
Comune di Cortina d’Ampezzo, Fondazione Cortina 2021
A cura di:
Ordine dei Giornalisti del Veneto, OMNIA Relations
Con il supporto di:
Associazione Albergatori, Google, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Regole d’Ampezzo

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Le Guerriere Fiorite di Raptus&Rose tra la gente. Giovedì alle 19 in piazza dei Martiri a Belluno per i 60 anni del Lions Club

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Saranno 45 le donne che sfileranno in piazza dei Martiri a Belluno giovedì 7 giugno alle ore 19.00 Le Guerriere Fiorite Defilée, scriverà un nuovo episodio de La Moda Liberata, il progetto emotivo e creativo dell’Atelier Raptus&Rose.
Pazienti, invitate, incoraggiate e curate dall’equipe senologica dell’Ospedale San Martino, ma anche infermiere, dottoresse e donne della società civile sfileranno unite nella potenza della loro bellezza e della loro unicità.
Moda Liberata significa vestire tutte le donne, di tutte le taglie e di tutte le età celebrandone la diversità come valore assoluto.

45 donne: ognuna con una storia da narrare. Storie di coraggio, di forza, di generosità, di speranza, di stupore.
Per ognuna di loro Silvia Bisconti, anima creatrice e appassionata di Raptus&Rose, ha accolto un tacito desiderio di bellezza e lo ha tradotto in oggetti da indossare, perché la Bellezza è vestire le donne ascoltando la loro anima, risvegliando la loro passione.
Perché ogni donna, qualsiasi sia la via che sta percorrendo, ha dentro di sé il respiro della Bellezza e del Ben-essere.
L’Unità Senologica dell’Ospedale San Martino è un team composto da numerosi specialisti che dedicano la loro professionalità alla prevenzione, diagnosi e cura delle patologie della mammella. Non è solo un esercizio di professionalità, ma soprattutto un rapporto di fiducia, di vicinanza e di ascolto che è determinante nell’affrontare momenti di dolorosa consapevolezza. Ecco perchè il team di professionisti ha coniato uno slogan dedicato all’evento: “ Ogni giorno con voi per ri-vestirvi di futuro”.

Introdurrà la sfilata un breve concerto del tenore bellunese Domenico Menini.
La prima sfilata con pazienti oncologiche è nata nel 2016 dall’ idea dell’ Associazione Oncologica San Bassiano Onlus di Bassano del Grappa (VI) di unire il progetto di Moda Liberata di Raptus&Rose al proprio percorso di sostegno a favore delle pazienti oncologiche con l’obiettivo di esaltarne la bellezza facendo loro ritrovare la femminilità.

L’iniziativa è del Lions Club di Belluno per il 60mo della sua costituzione, dell’Atelier Raptus&Rose e l’Equipe Senologica dell’Ospedale San Martino a intrecciare i loro progetti di solidarietà, ben-essere e bellezza per celebrare l’unicità di ogni donna.
Una proposta forse inusuale per un anniversario istituzionale, ma che il Lions Club Belluno intende condividere con la cittadinanza come un inno alla vita.

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Truffe online. Utenti Apple nel mirino. Occhio ai falsi messaggi che invitano a seguire procedure per il cambio di password dell’ID Apple

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L’invito alla reimpostazione delle proprie credenziali quali User ID e password sta diventando un vero e proprio incubo perché troppo spesso accade che dietro ad un messaggio, apparentemente innocuo – come ricordiamo da tempo noi dello “Sportello dei Diritti” – ci può essere un tentativo di frode da parte di hacker e truffatori telematici che non aspettano altro la disattenzione del primo tra i tanti che ci può cascare. Uno dei tipici messaggi che può pervenirci tramite email o app di messaggeria istantanea è quello pubblicato dalla Polizia Postale con uno degli ultimi post pubblicati sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” che ha rilanciato il rischio che ci può essere per gli utenti Apple che “possono essere ingannati da questo tipo di messaggio che se pur confezionato bene è pur sempre falso.

L’unica sicurezza è non seguire i link ma accedere nelle proprie aree riservate attraverso la digitazione degli indirizzi ed inserimento delle credenziali richieste.” È così che la forza di polizia impegnata in prima linea nelle attività investigative a tutela degli utenti della rete, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ci ricorda che è semplice cadere nella trappola se non si presta attenzione. È bene sottolineare che questo tipo di messaggi del tutto estemporanei debbano essere ignorati e quindi cancellati. Le credenziali necessarie per gli accessi ai nostri dispositivi, possono essere reimpostate solo attraverso i siti e le procedure ufficiali. Purtroppo però ancora troppi continuano a cadere nella trappola per la verosimiglianza dei messaggi e della grafica utilizzata dagli hacker molto simile a quelle ufficiale anche per il format ed i loghi utilizzati. L’unico strumento, quindi, per evitare di subire conseguenze negative è quello di leggere sempre le comunicazioni che pervengono sui nostri dispositivi. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare tempestivamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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24ma Sportful Dolomiti Race. In 4.000 a Feltre da 30 paesi del mondo

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Si inizierà l’8 giugno con l’unica 24 ore di ciclismo su strada d’Italia: Castelli24h. Una pausa di qualche giorno e il 17 giugno sarà il turno della 24.a Sportful Dolomiti Race, la gran fondo più dura d’Italia e una delle più impegnative d’Europa per cui sono attesi oltre 4.000 amatori da tutto il mondo. Antipasto della prova degli adulti, il 16 giugno, la 19.a Mini Gran Fondo Sportful – Franco Ballerini, dedicata ai giovanissimi.

E’ iniziato venerdì I° maggio con la Presentazione ufficiale degli eventi il countdown per gli appuntamenti che renderanno la piccola cittadina di Feltre un’autentica Capitale del ciclismo per 10 giorni.

“Questi eventi sono patrimonio del territorio e della nostra azienda – ha detto nel suo saluto Alessio Cremonese, AD di Manifattura Valcismon proprietaria dei brand Sportful, Castelli e Karpos – per questo motivo noi cerchiamo di coinvolgere sempre quelli che chiamiamo nostri Amici, meglio se per fare insieme qualcosa di buono per chi ha bisogno di aiuto. Per questo abbiamo deciso di appoggiare l’impresa di Matteo Marzotto, nella sua veste di Presidente della Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica che tenterà l’impresa di correre la 24 ore da Solo come Only One. Per aiutarlo abbiamo creato una squadra di campioni che lo sosterranno, ma sarà lui a dover pedalare e noi in palio abbiamo messo 30€ a giro che percorrerà”.

Quindi più giri farà e più alto sarà l’importo dell’assegno gigante che Marzotto potrà depositare nella cassa della Fondazione per la ricerca sulla Fibrosi Cistica grazie al sostegno della Famiglia Cremonese.

Accanto a lui ci sarà un gruppo di Amici che si daranno il cambio nel sostenerlo: gli olimpionici Paolo Bettini, Silvio Fauner; Andrea Peron, Antonio Rossi, Jury Chechi, Cristian Salvato, i campioni Marzio Bruseghin, Alberto Curtolo, Ippolito Sanfilippo, l’imprenditore Mauro Benetton e il comico Paolo Kessisoglu.

Saranno 90 le squadre al via provenienti davvero da tutto il mondo: Norvegia, Guatemala, Belgio, Regno Unito, Germania, Austria e Dubai.

Ma in 32 pedaleranno per 24 ore da soli come “only one”. E tra loro Matteo Marzotto e l’amico Iader Fabbri.

Una parata di stelle che si ripeterà qualche giorno dopo con la 24. Sportful Dolomiti Race: in oltre 4.000 al via da tutto il mondo (30 i paesi rappresentati con i 5 continenti presenti).

“E piu arrivano da lontano e più sono entusiasti dei territori attraversati della gran fondo e dall’organizzazione ” ha spiegato Steve Smith, manager Sportful.

Imperdibile all’expo del palaghiaccio che sarà aperta venerdì 15 giugno il Meet&greet con i campioni Paolo BETTINI e “Purito” Rodriguez che ha già dato appuntamento a tutti via social.

Ad attendere i ciclisti ci sarà la mitica scalata al Passo Manghen, 2047mt, la “Cima Coppi” della granfondo feltrina già dura anche solo per i suoi 206km e Cima Campo (1450mt), Passo Rolle (1970mt) e Passo Croce d’Aune (1015mt) da mandare giù prima di arrivare nel cuore storico di Feltre.

“La Sportful Dolomiti race è un evento importante perché permette di far conoscere il territorio e le Dolomiti ai ritmi corretti. Un biglietto da visita migliore non esiste” ha detto Fabrizio Trentin, sindaco di Telve, il comune in cui insiste il Passo Manghen.

“Un percorso che è la perfetta sintesi delle nostre Dolomiti” ha detto l’onorevole Dario Bond.

“Un evento che è motivo di orgoglio per il Veneto ma anche per il nostro Trentino – ha commentato Chiara Avanz0, consigliere regionale del Trentino – un ottimo esempio di valorizzazione del territorio con lo sport.”

“Speriamo di semplificare la burocrazia per non rischiare di perdere eventi di questo tipo” gli ha fatto eco il sindaco di Feltre, Paolo Perenzin, riferendosi ai vari decreti ministeriali sulla Sicurezza.

Nel pacco gara dei 4.000 partecipanti una Maglia speciale unica (Body fit pro Evo by Sportful). Lo ha spiegato Devis Barchi, brand manager Sportful: “E’ l’unica granfondo che ha esattamente lo stesso prodotto che i professionisti usano tutto l’anno negli allenamenti e in gara. Per noi è un segno di rispetto verso chi pedala la granfondo più dura d’Europa. Quest’anno abbiamo anche creato un pantone unico già battezzato proprio SDR che sono le iniziali di Sportful Dolomit Race come segno di identificazione di questa granfondo che da oggi ha anche un colore suo. In tempi in cui la sicurezza sulle strade è importante, il pantone SDR con il suo arancio dai toni leggermente fluo consente la massima visibilità anche come forma di tutela dei ciclisti”.

La chiusura della presentazione al padrone di casa, Ivan Piol presidente del comitato organizzatore del Pedale Feltrino: “Dietro una gran fondo come la nostra c’è una grande squadra fatta non solo dal comitato ma dalle 1.300 persone che quel giorno ci aiutano a rendere la giornata speciale. La nostra manifestazione è unica non solo per la sua durezza da un punto di vista sportivo, ma anche per atmosfera e calore umano, la caratteristica che ci viene riconosciuta da tutti all’arrivo”.

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Lupi e cani: la grottesca storia del ciclista in fuga * di Cristiano Fant

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È di questi giorni l’ennesimo articolo sul lupo. Articolo “interessante” dove si parla della fuga di un ciclista da due lupi che lo inseguono. Non passano molte ore e si scopre che in verità si tratta di due cani. Ciò che rende questo articolo interessante è la capacità (in tutta onestà la definirei altrimenti) di non saper distinguere un lupo selvatico da un cane. Altro fatto che rende interessante questo articolo riguarda la sua diffusione in provincia e fuori; tutto ciò non fa che aumentare le chiacchiere che da un anno girano sul lupo in provincia. Chiacchiere, perchè di questo si tratta; chiacchiere pericolose perlopiù frutto di una campagna diffamatoria nei confronti della specie in questione.

Il lupo è stato definito pericoloso per l’uomo in più occasioni, negli articoli di giornale e in alcune conferenze pubbliche tenute da persone senza competenza che snocciolavano dati tirati fuori da chissà dove, di fronte ad un pubblico di parte (allevatori, pastori e cacciatori) che inneggiavano all’uccisione del lupo; pericolosità per l’uomo di cui non esiste prova; è stato condannato per aver massacrato centinaia di capi da allevamento ma in verità i numeri sono di ben inferiori.

Insomma, poco importa se il lupo non ha mai ferito o ucciso l’uomo negli ultimi duecento anni; poco importa se ha mangiato degli animali lasciati dall’uomo completamente liberi o protetti da reti fatiscenti o non adatte alla tutela dalla specie in questione; poco importa se è tornato anche grazie all’abbandono del territorio e all’aumento sproporzionato della selvaggina (ma l’attività venatoria non serve a limitare il numero di animali selvatici??? Direi che il sistema non funziona; però anche quest’anno i cacciatori hanno fatto più di 100 vittime in Italia, tra gli umani e di questi dati non si tiene mai conto).
Il lupo deve apparire cattivo, crudele e assassino; perchè a qualcuno fa comodo che sia così.
Ma molte cose si potrebbero evitare se gli enti preposti ai controlli e all’informazione lavorassero meglio.
Cominciamo dai mass media che dovrebbero accertare i fatti prima di rendere pubbliche le notizie verificando se quando detto da chi riporta la notizia sia vero. Infatti molto spesso tali notizie sono risultate false o ampiamente arricchite.

Passiamo agli organi preposti ai controlli per i quali ho una domanda: ma chi detiene degli animali, alla luce delle normative che ne dispongono la tutela e la protezione non ne è quindi responsabile? Nel momento in cui vengono lasciati incustoditi, non ha delle colpe se ad essi accade qualcosa? Il proprietario o detentore degli animali non deve essere risarcito solamente nel momento in cui subisce un danno da predazione dopo aver posto in atto ogni mezzo per tutelarli?

Vogliamo poi parlare di tutte quelle persone che vedono cani scambiandoli per lupi, in ogni angolo della provincia, in barba agli esperti, ai naturalisti, ai fotografi che si appostano per settimane, mesi per poter scattare una foto?

Chiudiamo con i doveri delle ASL e dei Sindaci. La Legge nazionale 281/91 e la Legge Regionale 60/93 prevedono che comuni e ASL predispongano e attuino “programmi annuali di informazione ed educazione rivolti alle scuole e alla popolazione per favorire il rispetto degli animali e la tutela della loro salute, al fine di realizzare sul territorio un corretto rapporto uomo-animale-ambiente”.

Il tutto con la collaborazione delle associazioni protezionistiche. Io non ho mai assistito a tanto.
In compenso noi di Siamo tutti Animali abbiamo cominciato a fare interventi pubblici per far conoscere le leggi riguardanti la tutela degli animali e i doveri degli organi preposti ai controlli del loro benessere. Il tutto invitando organi di polizia giudiziaria, sindaci e ASL; ma nessuno si è presentato. Interessante.
Se la gente conoscesse meglio gli animali con i quali convive, certe cose non accadrebbero.
Se le cose venissero fatte bene non ci troveremmo, oggi, ad assistere a una guerra mediatica tra chi apprezza il ritorno del predatore in provincia e chi lo vuole sterminare. Purtroppo con i se e con i ma non si risolve nulla.

Noi volontari ci mettiamo il tempo, le spese e la faccia, organizzando serate d’informazione, lavorando sulla strada per verificare segnalazioni di maltrattamento che vengono fatte a noi e non agli organi preposti per una mancanza di fiducia generale, con la consapevolezza di sapere quello che stiamo facendo e che ci occupiamo gratuitamente di attività che altri sarebbero pagati per fare.

Cristiano Fant
Presidente di Siamo Tutti Animali

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Yassine e Yasmine tornano a Bolzano con la mamma. Fermato a Genova lo straniero che si era dileguato con i due bambini

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Storia a lieto fine quella raccontata dal quotidiano on line ildolomiti.it della quale c’eravamo occupati anche noi qualche tempo fa. Ricordate le segnalazioni fatte a Mel del furgone di Jamel Methenni, (nella foto)lo straniero che era fuggito da Bolzano portando con sé i due figli minori. Ecco come è andata a finire.

Bolzano 2 giugno 2018  –   “Finalmente dopo 40 giorni ho realizzato quello che fino a pochi giorni fa mi sembrava un sogno, il sogno più bello che avevo. Ho potuto riabbracciare i miei figli”, è una voce piena di gioia quella di Rosa Mezzina che nella giornata di venerdì ha finalmente potuto riabbracciare i suoi due bambini, Yassine e Yasmine, di 4 e 2 anni. Il padre, Jamel Methenni, era riuscito a portarli nella sua terra d’origine. Immediatamente si erano attivati i carabinieri di Bolzano assieme al ministero degli Affari Esteri, l’ambasciata italiana a Tunisi e l’Interpol.

Ieri finalmente si è conclusa la vicenda. Il padre è stato fermato all’uscita di un molo di Genova dove era arrivato a bordo di un peschereccio. Con lui i figli che sono stati immediatamente accolti dai carabinieri e accompagnati dalla madre e dai nonni.

“I bambini stanno benissimo – ha affermato la madre – e ci tengo a ringraziare di cuore il mio avvocato, l’associazione Penelope, i carabinieri della caserma di Bolzano, e tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto”.

“L’operazione è frutto del grande coraggio e pazienza di una madre, di un lungo lavoro di mediazione e di uno sforzo ininterrotto nel cercare di mantenere aperto il canale di dialogo tra la madre dei bambini e il marito che era in Tunisia.

Dal momento della sottrazione dei due bambini non si è mai interrotta la nostra attività, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, sotto il coordinamento del Ministero degli Esteri, e con l’Interpol. Dobbiamo esprimere anzi tutto il nostro ringraziamento a queste Istituzioni con cui vi è stata una collaborazione piena, costante e generosa. Siamo riusciti a convincere l’uomo a rientrare in Italia, dopo aver studiato molto – in questo affiancando ai nostri investigatori, figure specifiche, come il nostro negoziatore – come parlare e cosa dire, affiancando la Signora Rosa nelle sue interlocuzioni con il marito, pronti a cogliere la prima favorevole occasione sino ad arrivare al risultato di ieri sera” ha affermato il colonnello Stefano Paolucci, Comandante Provinciale di Bolzano.

Il padre dei bambini ha trovato in porto i Carabinieri di Bolzano che gli hanno notificato un provvedimento emesso dal Tribunale dei Minori di Bolzano, su richiesta della locale Procura dei Minori, emesso a tutela dei minori e che limita temporaneamente la responsabilità genitoriale dell’uomo, che non potrà avvicinarsi alla famiglia sino alla decisione sul caso del Tribunale di Bolzano. Ieri, peraltro, i Carabinieri hanno comunicato all’uomo di essere formalmente indagato dalla Procura Ordinaria di Bolzano per sottrazione internazionale di minori. Sul posto l’operazione è stata coordinata direttamente dal Comandante della Compagnia di Bolzano, il maggiore Giovanni Burgio, col supporto dei Carabinieri di Genova, e degli uffici della polizia di frontiera e delle dogane di Genova.

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Le piante officinali dei Coi: conoscerle, prepararle, utilizzarle: Venerdì 8 giugno un incontro al Circolo “Il Burcio” a Roncan

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Le piante officinali dei Coi: conoscerle, prepararle, utilizzarle. Venerdi 8 giugno (alle 20.30 al Circolo “Il Burcio” a Roncan) protagonista del secondo incontro culturale organizzato in collaborazione tra il Circolo e il Comitato frazionale di Roncan e Cornolade saranno le piante officinali dei Coi e le loro proprietà. Alla serata parteciperà la società cooperativa agricola e forestale “La Lioda” di Calalzo di Cadore. La società si occupa prevalentemente della raccolta e della trasformazione di piante medicinali della zona: piante spontanee soprattutto, oltre a qualche altra coltivata. “Il nostro obiettivo è quello di promuovere una serie di serate con argomenti vari per conoscere e apprezzare meglio il nostro territorio e l’importanza di salvaguardarlo limitandone lo spopolamento ed evitare che diventi zona di espansione per le realtà agricole intensive della pianura”, hanno spiegato i promotori dell’iniziativa. Introdurrà l’incontro Milvana Chiletto (Comitato frazionale di Roncan e Cornolade), quindi condurrà la serata di studio Marta Tibaldo (Società Cooperativa agricola e forestale “La Lioda”), appassionata conoscitrice delle piante officinali, che insegnerà i presenti a riconoscerle, prepararle e utilizzarle. Infine l’assaggio di alcune tisane.

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Escursione dul Monte Pelf con il Cai

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La sezione del CAI di Belluno organizza per domenica 10 giugno un’escursione sul monte Pelf. Come scrive Giuliano Dal Mas il Pelf “si sposa in parte con la Talvena (la grande Talvena) e in parte con la più vicina Schiara, divenendo una felice sintesi dei due fratelli maggiori”.
Partenza dall’antica foresta di Cajada seguendo il sentiero 505 fino a f.lla Caneva per poi prendere il 511 che arriva dal rifugio 7° Alpini e ci condurrà fino alla vetta della terza cima del gruppo della Schiara.
La fatica della salita sarà ripagata dalla vista sulle dolomiti a Nord e sulla pianura Veneta fino al mare a sud.
Iscrizioni al negozio Mazzonetto di Belluno, in via Vittorio Veneto entro sabato 9 giugno a mezzogiorno.

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L’Osteria “dal Bocia” rinnova la sua terrazza tra musica, degustazioni e letteratura e si propone come il salotto culturale della città

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La bella stagione si apre con diverse novità per il locale affacciato su piazza dei Martiri. L’Osteria ha riorganizzato la sua terrazza per accogliere meglio i numerosi eventi che d’ora in avanti si susseguiranno a ritmo di tre o quattro appuntamenti a settimana. Il calendario è fitto, le proposte sono varie e puntano a rendere l’Osteria un luogo di incontro per persone di tutte le età e con i più svariati interessi.
I volumi in legno, le originali sedute che fin dall’inizio hanno reso originale il plateatico del locale sono state spostate per fare posto a più tavoli e per creare uno spazio per i concerti. “Con l’arrivo del freddo, poi, lo spazio verrà chiuso con un’elegante struttura – spiegano dallo staff – l’intenzione è quella di utilizzarlo dodici mesi l’anno, da gennaio a dicembre senza interruzioni. Non ci fermiamo mai, abbiamo sempre idee nuove”.
Il calendario d’altra parte è fitto e per concerti, chiacchierata con autori e degustazioni c’è bisogno di spazio. L’intenzione è quella di rendere il locale una sorta di salotto dove scambiare chiacchiere, mangiare, bere del buon vino, leggere libri, ascoltare chiacchierate letterarie e concerti al tramonto. L’esercizio ha aperto i battenti circa un anno fa, le rassegne sono già tre, ma presto se ne aggiungeranno altre: il Belluno jazz festival con appuntamenti settimanali tutti i mercoledì sera dalle 20.30, le degustazioni di jambon iberico il martedì sera alle 19 e, a partire dalla prossima settimana, gli incontri con gli autori e i concerti di musica classica.
La serie di appuntamenti letterari si chiamerà “Quattro chiacchiere al bocia…”, la cadenza sarà mensile ogni primo martedì del mese ad eccezione di giugno la cui data è stata fissata al 12. Si parte dunque la prossima settimana. Il primo ospite sarà Ezio Franceschini con “La botte di Hemingway”. Il giornalista, scrittore e skipper condurrà la sua chiacchierata insieme all’amico professore e critico d’arte Francesco Aliprandi.
L’incontro prenderà il via alle 18, durerà circa un’ora e sarà fitto di chiacchiere, aneddoti, storie di persone e di mare, di avventure, di viaggi, di amicizie e di malinconie. Seguirà, dalle 19, l’aperitivo con la degustazione di jambon iberico offerta dall’Osteria.
Mercoledì alle 20.30 si riaccenderanno invece le casse per il nuovo appuntamento del “Belluno City Jazz Festival”, che continua a portare sulla terrazza del locale nomi internazionali del panorama jazz. Gli ospiti della prossima settimana saranno i musicisti del Trio Michele Polga. Domenica, infine, ci sarà un’altra prima volta. Alle 11.30 taglierà infatti il nastro la rassegna di concerti di musica classica pensata per accompagnare con eleganza l’aperitivo.

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“Quattro chiacchiere al Bocia con…” Ezio Franceschini e Francesco Aliprandi. Martedì alle 18 il via alla rassegna letteraria, mercoledì Jazz con Michele Polga

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L’Osteria dal Bocia è pronta per tagliare il nastro di una nuova rassegna. Si chiamerà “Quattro chiacchiere al Bocia con…” e porterà sulla terrazza, ogni primo martedì del mese, scrittori, artisti, personaggi bellunesi e non. Il primo incontro letterario è in programma per domani alle 18 e il protagonista sarà il giornalista, scrittore e skipper veneziano Ezio Franceschini, autore del romanzo “La botte di Hemingway”; sarà lui ad inaugurare la nuova iniziativa incontrando il professore e critico d’arte Francesco Aliprandi per parlare di avventura, di letteratura di mare e di costa.
Lettori e lettrici, amanti del mare e della montagna, letterati e filosofi, amanti del dolce far nulla, viveur, studenti, pensionati, lavoratori, l’appuntamento, organizzato in collaborazione con la libreria “Le due zitelle”, è rivolto a tutti..
Nel cuore delle Dolomiti Franceschini e Aliprandi ci parleranno di mare e di letteratura. I racconti dello scrittore sanno di sale, di avventura, di sole, di addii e incontri, di amicizie ritrovate, di passioni e disincanti. All’ombra delle moderne vele vagabondi, marinai, capitani e armatori sognano l’avventura, che forse è già passata. Così il popolo della vela, tenero, malinconico, esilarante, insegue i suoi sogni e il suo destino tra porti e isole, dagli atolli venezuelani fino alla laguna di Venezia.
Aliprandi intesserà con lo scrittore un dialogo tra amici, tra critica letteraria, retroscena, storia di gente e di mare. Accompagnerà il tutto la voce di Valentina Fant, che farà sbirciare tra le pagine del libro proponendo letture sparse.

Il calendario degli appuntamenti proseguirà quindi mercoledì, con il nuovo live del “Belluno City Jazz Festival”.
Jazz, jazz e ancora jazz. Il Festival nato nel cuore delle Dolomiti per portare nel capoluogo di montagna, stretto tra Venezia e Cortina, i grandi nomi internazionali della musica, riaccende le casse mercoledì. L’ospite di questa settimana sarà il “Michele Polga Trio”.

Ovvero il trio di musicisti formato da Michele Polga al sax, Mattia Magayelli al basso e Luca Colussi alla batteria. Un trio senza strumento armonico, dove la libertà e l’ascolto reciproco tra musicisti, solisti e accompagnatori al tempo stesso, sono il terreno fertile di una interazione che fa fluire la musica. Il repertorio del gruppo è composto da brani originali e dalla rielaborazione di alcuni standards, con l’intenzione di creare un suono nuovo e unico, basato sull’interplay tra i musicisti.
Ciò che distingue Polga e tutti i suoi progetti, in una scena jazzistica internazionale molto ampia, è la sua capacità di “fraseggiare” e la coerenza dei suoi assoli. Tra i suoi colleghi italiani, si distingue per la sua capacita di tradurre in chiave moderna la tradizione, per il livello elevato delle sue prestazioni e per l’originalità delle sue composizioni. Questi aspetti lo hanno inserito in un gruppo di musicisti che offrono performance uniche in tutto il mondo.
Inizio concerto alle 20.30.
Il Festival proseguirà fino alle fine dell’anno, con appuntamenti settimanali ogni mercoledì sera.

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I consigli del farmacista per una vacanza perfetta

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Torna il servizio “Farmacia in viaggio” nelle 586 Farmacie specializzate di Farmacisti Preparatori (www.farmaciespecializzate.it).

Per tutto il periodo estivo i farmacisti offriranno consulenze personalizzate per pianificare e trascorrere viaggi e vacanze con consapevolezza e in completa sicurezza, a seconda della meta, dell’itinerario pianificato e del tipo di viaggiatore.

Le Farmacie specializzate sono da sempre in prima linea nell’informazione sanitaria e nella prevenzione. – spiega Santo Barreca, esponente della rete delle Farmacie specializzate di Farmacisti Preparatori – Anche in viaggio, informazioni aggiornate e suggerimenti mirati possono fare la differenza. Un esempio su tutti: non serve mettere in valigia tanti medicinali “per precauzione”, ma è molto meglio portare con sé pochi farmaci, che siano adeguati alle proprie esigenze e al paese di destinazione.”

Il servizio Farmacia in viaggio offre proprio questo: informazioni pratiche su quali sono i rischi maggiori quando si viaggia e sulle precauzioni da seguire, sulle norme igieniche consigliate, su cosa mangiare, sui farmaci e i prodotti salva-vacanza”.

Oltre al consiglio del farmacista, chi visiterà le farmacie specializzate riceverà dei manualetti informativi sulla sicurezza in viaggio.
Disponibili anche vademecum dedicati a categorie che meritano speciali attenzioni: donne in gravidanza e in allattamento, neonati e bambini, anziani, lavoratori all’estero, viaggiatori fuori dalle rotte turistiche e VFRs (persone che vanno in visita a parenti ed amici) che si recano in zone endemiche.

Le Farmacie aderenti all’iniziativa nella provincia di Belluno sono:
Farmacia Baratto – Via Travazzoi, 5 – Belluno
Farmacia Riva – Via I Maggio, 16 – Castion di Belluno
Farmacia Internazionale – Corso Italia, 151 – Cortina d’Ampezzo
Farmacia S. Giorgio – Via Piazza, 5 – Domegge di Cadore

 

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Individuato l’aliante. Pilota senza vita

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Belluno, 11 – 06 – 18  Attorno alle 11 di lunedì, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, che stava passando nelle vicinanze impegnato in un’altra missione, ha visto l’aliante non rientrato ieri all’aeroporto di Belluno dopo il decollo del pomeriggio. Il velivolo era precipitato in zona Le Piaie, tra il Monte Serva e il Monte Pelf, a 1.800 metri di quota. L’eliambulanza ha subito sbarcato tecnico di elisoccorso, medico e infermiere, che hanno solamente potuto constatare il decesso del pilota, Angelo Maresco, 59 anni, di Castello di Godego (TV). Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, la salma ricomposta è stata recuperata con un verricello e trasportata all’ospedale di Belluno.  Alle operazioni ha partecipato anche un elicottero UH205 dell’Esercito italiano decollato dalla base Aves di Casarsa della Delizia.

L’allarme per il mancato rientro era scattato domenica. Attorno alle 19 erano iniziate le ricerche, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore era decollato per sorvolare le montagne dell’Alpago, il Col Visentin, il Serva a seguito della segnalazione del mancato rientro di un aliante decollato nel pomeriggio dall’aeroporto di Belluno. Contestualmente era stato allertato anche il Soccorso alpino dell’Alpago, poiché l’ultimo ponte telefonico agganciato era quello di Tambre. I soccorritori avevano effettuato le ricerche con le auto nelle valli principali, controllando i pendii di Dolada e Teverone. Mentre l’elicottero del Suem e quello dei Vigili del Fuoco avevano effettuato le ricognizioni.

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Mido Outlook, prima edizione. Export, e-commerce e social network: la fiducia dei player dell’eyewear corre sul web.  Ottimismo in un settore che conferma una visione dinamica e innovativa

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Milano, 11 giugno 2018 – Obiettivo Cina, boom dell’e-commerce e Facebook “re dei social” nell’eyewear: è quanto emerge dalla prima edizione di MIDO Outlook, indagine internazionale tra gli operatori del settore dell’occhialeria.
Presentata oggi a Milano nella sede ANFAO-Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, è stata condotta a inizio 2018 da GRS Ricerca e Strategia e ha coinvolto un campione di circa 2.000 player italiani e stranieri che operano in vari segmenti dell’occhialeria (retail, wholesale, manufacturing, servizi).

Obiettivo della ricerca è rivelare l’indice di fiducia degli operatori sull’andamento del settore nei prossimi 3 anni, mappando la situazione attuale e tracciando un quadro delle attese per il futuro su diversi indicatori, tra cui espansione aziendale, andamento del fatturato, export, criticità per il business e relativo impatto, evoluzione dei canali di vendita.

Le interviste condotte sul campione hanno confermato alcune ipotesi, per esempio l’impatto dell’export sui fatturati delle imprese italiane e i mercati privilegiati. Parallelamente, hanno fatto emergere una visione spostata ad est per quanto riguarda le priorità di investimenti. Tra imprese italiane e straniere non ci sono differenze importanti, ma il gap importante è la paura della contraffazione che in Italia è sul podio delle criticità rilevate dai player intervistati.

“Il patrimonio di contatti che MIDO ci consente di avere nel settore, ci ha permesso di realizzare un’interessantissima indagine di mercato sull’andamento dell’occhialeria a medio e lungo termine” – afferma il Presidente di ANFAO e MIDO, Giovanni Vitaloni, e aggiunge: “l’abbiamo chiamata MIDO OUTLOOK e vorremmo che diventasse il punto di riferimento periodico della fiducia degli operatori del settore”.

Di seguito la sintesi dei risultati.

Livello di fiducia
Gli operatori del settore si dividono tra positivi (46,2%) e prudenti/neutrali (45,2%) relativamente alla situazione attuale, con un’aspettativa positiva crescente per i prossimi 3 anni (57,1%) che erode gli atteggiamenti più prudenti (34,1%). Il pessimismo, sia sulla situazione attuale, sia sul futuro, è invece relegato al di sotto del 9%.

Ad avere una maggiore fiducia nello sviluppo positivo del settore sui 3 anni sono le imprese estere (59,6%) rispetto a quelle italiane (55,1%), con un dato particolarmente rilevante per le impese dei servizi e della manifattura.
A breve termine ci si attende stabilità di fatturato e dipendenti, se non lieve crescita, e sono le medie imprese ad avere un grado di soddisfazione più ampio, mentre le imprese piccolissime e quelle oltre i 100 milioni di fatturato rivelano maggiori criticità.

Ambiti da migliorare e di evoluzione
Lo scenario è turbato da alcuni aspetti critici che i player italiani hanno individuato principalmente negli aspetti fiscali e burocratici. Anche la forte concorrenza (che impatta sui prezzi) e la contraffazione sono in cima alle preoccupazioni degli addetti ai lavori. All’estero, invece, preoccupano di più le dinamiche di prezzo e decisamente meno la contraffazione.
Meno impattanti, in Italia come all’estero, si rivelano il recupero crediti e l’accesso al credito.

Gli operatori mettono l’accento sull’evoluzione del settore: in testa alle aspettative di crescita e sviluppo per i prossimi anni nel settore ci sono soprattutto sistemi informatici, lenti oftalmiche e filtri solari. In coda, invece, astucci e accessori.
Nessun ambito viene visto fortemente destinato alla crisi, ma sugli occhiali da sole la ricerca delinea un quadro calante.

Mercati e consumatori
La buona salute delle imprese – rivela l’indagine – deriva anche dall’export, con oltre il 40% delle imprese che all’estero genera circa la metà del fatturato. L’86% degli intervistati esporta in Europa occidentale, Nord America e Asia e il principale mercato si rivelano gli USA. Ma nel futuro, “top of mind” è la Cina: è lì che gli operatori sostengano si debba investire per guadagnare mercato, pur parallelamente a Stati Uniti e Germania.

Dalla produzione al consumatore, è il negozio di ottica il canale di vendita privilegiato al momento, seguito da vendita diretta e department store. Minore impatto riveste attualmente l’e-commerce, ma per il futuro gli addetti ai lavori prevedono un’impennata del commercio elettronico in ambito occhiali da vista, a discapito principalmente dell’ottica e dei department store. Diverso il caso degli occhiali da sole, già penetrati sull’e-commerce e dove l’espansione è prevista con un punto di partenza già buono.

Gli intervistati indicano chiaramente quali sono le caratteristiche di occhiali da vista e da sole più importanti per i consumatori: sul podio ci sono il design e l’estetica, la funzionalità della montatura e la qualità delle lenti. In coda nella classifica ci sarebbero storia del prodotto e valore del brand.

Canali di comunicazione
Fiere, siti, social network e stampa specializzata sono i canali d’informazione privilegiati per gli intervistati: è qui che si gioca una parte importante della partita anche per la vendita e per la penetrazione dei marchi.

Gli addetti ai lavori interpellati partecipano, infatti, a diversi eventi del settore. Mido si conferma regina degli eventi dell’eyewear, con un tasso di partecipazione di oltre il 96% tra gli intervistati. Nella “Top 5” delle fiere anche Silmo, Opti Monaco, DaTe e Optical Fair con numeri decisamente più contenuti, che indicano anche format e pubblico differenti. A sorpresa, però, e in prospettiva, gli operatori stanno guardando strategicamente anche ad altre fiere, attribuendo maggiore priorità a eventi che aprono a mercati al momento meno battuti, per esempio del Far East (Tokyo e Pechino in primis).

E se le fiere si confermano protagoniste di scambi “dal vivo”, una parte delle relazioni è anche virtuale e si svolge sul web. I siti si confermano strategici come vetrine per imprese e marchi, mentre Facebook guida la classifica dei social media: l’80% degli intervistati rivela di usarlo per lavoro, con strategie diverse; non è l’unico strumento utilizzato ma Instagram e Youtube compaiono a grande distanza nella classifica. Un trend, quello dell’uso dei social media, probabilmente destinato a crescere, parallelamente alle evoluzioni delle opportunità tecnologiche che i player si aspettano nel settore.

La prossima edizione di Mido Outlook si svolgerà in settembre e verrà presentata in autunno.

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Ricerca in Val Tovanella: nessuna novità

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Ospitale di Cadore (BL), 11 – 06 – 18   Nessuna novità, invece, sulla scomparsa di Giocondo Ghirardo, 78 anni, di Vittorio Veneto (TV), risalente a venerdì scorso. A partire dalle 7 di lunedì mattina Soccorso alpino di Longarone, Centro Cadore, Pieve di Cadore, Belluno, Sagf di Auronzo e Cortina, Vigili del fuoco con Saf e sommozzatori, hanno ripreso in mano la cartina dell’area da Davestra a Termine di Cadore, suddividendola in zone da ripercorrere nuovamente o aggiungere a quelle già indagate. In particolare, il Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto è sceso nuovamente lungo la gola del Tovanella, oggi con ancora maggiore portata d’acqua dopo le abbondanti piogge di questa notte; è stata setacciata con ancora più attenzione la parte di Pian dei Buoi, sopra il Col de le Tosate; rifatta la Val Tovanella specie nella parte terminale; perlustrato il versante del Piave verso Davestra. Purtroppo nulla di nuovo è emerso. Ricordiamo che Giocondo è alto 1 metro e 70, pesa 90 chili, dovrebbe indossare un paio di pantaloni marroni, felpa blu con polsini rossi e calza stivali di gomma. Chiunque abbia sue notizie è pregato di contattare i carabinieri.

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Venerdì a Feltre l’inaugurazione della Torre dell’Orologio recentemente restaurata

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Venerdì 15 giugno alle ore 16.00, presso il Teatro de la Sena sarà inaugurata la Torre dell’Orologio del Castello, recentemente ristrutturata. Gli interventi di restauro della Torre, della struttura reggi campana e dello stemma lapideo scaligero sono stati finanziati nell’ambito del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg V-A Italia Austria 2014/2020 Progetto ITAT2002 – TcTb Torri e Castelli.

Teatro La Sena di Feltre

Dalla Torre sarà possibile godere della vista a volo d’uccello sulla sottostante Piazza Maggiore, ma anche seguirne le fasi evolutive, dopo l’incendio del 1510, grazie alle nuove tecnologie digitali della “Finestra del Tempo”, rivedendo nella loro concretezza edifici ormai scomparsi. L’intervento sarà illustrato dal Sindaco, Paolo Perenzin, dagli Assessori ai Lavori Pubblici e alla Cultura del Comune, Addis Zatta e Alessandro Del Bianco e dai soggetti a vario titolo coinvolti nell’iniziativa.

La Torre fa parte delle strutture appartenenti al circuito TOTEM/Feltre al varo proprio il 15 giugno con la possibilità di accedere alla Torre, al Teatro e ai Musei civici a prezzo agevolato tramite una card in due tipologie, per singoli e famiglie.

I posti in Teatro sono limitati e pertanto è obbligatoria la prenotazione collegandosi al sito www.visitfeltre.info. Per informazioni: 0439/885242.

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Fondi di confine. Bard: Serve un cambio di rotta

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Il cambio al vertice nella gestione dei Fondi dei Comuni di Confine viene salutato dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti con una speranza: «Non sia più una strumento politico-partitico, ma finanzi i progetti veramente strategici».
«Il Fondo deve tornare nelle mani dei comuni confinanti e delle Province, per lavorare su progetti di sviluppo delle aree periferiche. – commentano dal movimento – Non è più accettabile che queste risorse vengano impiegate per sopperire alle mancanze della Regione e dello Stato, come invece purtroppo è stato fatto in questi anni e come alcuni sindaci vorrebbero continuare a fare».
Troppi gli esempi sbagliati del passato: «Finanziare l’ospedale di Agordo è un progetto strategico? Certamente. Va fatto con i fondi di confine? Assolutamente no! È compito della Regione Veneto, che deve però sopperire ai tagli avuti negli anni di governo PD dallo Stato».
Quale dunque il possibile sviluppo? «Innanzitutto, affidare la responsabilità del fondo ad un tecnico, e non ad un rappresentante politico.

Alla gestione De Menech possiamo dare il solo merito di aver sbloccato il movimento dei fondi, e speriamo che per il futuro venga mantenuta questa tempistica, se non migliorata. Poi, il passo successivo deve essere una trattativa Regione-Governo sul tema dei trasferimenti agli enti locali: vanno ripristinati i fondi a comuni, province e regioni almeno ai livelli del 2008, così che ogni ente sia in grado di garantire i servizi necessari al suo territorio in modo da “liberare” gli 80 milioni di euro del FCC per progetti di sviluppo. Infine, l’autonomia, bellunese e veneta: si prospetta il voto alle Camere su questo tema nel 2019, quindi è tempo di lavorare per il trasferimento delle competenze e delle risorse prima a Venezia e da lì a Roma, oltre che per il ripristino dell’elettività dell’ente Provincia. Se non si rispetteranno questi passi, il Fondo dei Comuni di Confine sarà solo una soluzione per Roma per continuare ad ignorare la “questione montagna”, sottraendo risorse alla Province autonome di Trento e Bolzano. Finchè queste staranno al gioco…».

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Giovedì a Limana la presentazione del libro “Con la terra sotto ai piedi” di Andrea Bianchi

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Continuano a Limana le presentazioni, i cammini ed esplorazioni nella rassegna “Cammina con me 2018” rassegna che parla del camminare lento abbinando viaggi non solo per esplorare nuovi territori ma cammini per conoscere profondamente il nostro essere spirituale .

Giovedì 14 giugno alle ore 20.30 al Municipio di Limana, si terrà la presentazione del libro e del documentario “Con la Terra sotto i piedi” di Andrea Bianchi

Con la Terra sotto i piedi

Dal fondatore della prima scuola italiana di “Barefoot Hiking”, un saggio che svela i benefici per il corpo e per la mente del camminare scalzi nella natura, narrato per immagini e voce un cammino a piedi nudi che percorre alcuni dei luoghi più belli delle Dolomiti.

Sarà presente l’autore

 

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